Un duello tra Colossi
DAL CAPITOLO 11 "TRASFERTA A EST"
Immaginate le due torri di un castello. Due torri che si muovono, corrono e si spaccano l’una contro l’altra. Immaginate il fragore. Immaginate Mike Smithson, 2,05 metri, contro Jason Bolder, 2,07 metri. I contatti tra i loro corpi mastodontici sono micidiali e se le danno di santa ragione. Giovanni, dalla panchina, sente anche quello che si dicono.
«Allora, come sta quella troia di tua moglie?»
«Me la sbatto tutti i giorni insieme a tua madre.»
«Dimmi, se lo ricorda com’è fatto un vero uomo?»
«Lo vedrà stasera, dopo che ti avrò rotto il culo.»
Le telecamere non fanno che puntare i due avversari. Continue statistiche li mettono a confronto. Quasi al termine del secondo quarto, Jason sta a 14 punti e 8 rimbalzi, Mike invece è già in ‘doppia doppia’, con 13 punti e 10 rimbalzi. Questa sfida lo esalta.
Lottano per la palla come bestie feroci. Ad ogni possesso si spingono, si graffiano, si allacciano con le braccia stringendosi in morse strette. In un taglia-fuori, per conquistare spazio a rimbalzo, Jason spinge l’avversario a terra. L’arbitro fischia il fallo. Mike, sentendosi umiliato, al limite della sopportazione, si rialza accecato dalla rabbia. Si dirige a passi decisi verso Bolder. In quel momento è una macchina assetata di sangue. Ogni ostacolo tra lui ed il suo nemico deve essere annullato. Jason gli fa segno di avvicinarsi, lo attende a petto gonfio e mento alto. L’arbitro si mette tra i due, Mike lo spinge via. L’ufficiale di gara inciampa e cade. Bolder afferra Mike per il collo, e quasi gli tira un pugno in faccia. È rissa. Le panchine entrano in campo. Il pubblico va in delirio. Chiunque cerchi di separare i due finisce a terra. Un giocatore di Boston si prende una gomitata in bocca. Il suo sangue schizza sul parquet. Solo l’intervento di Carolina Walk risulta decisivo per dividerli.
La decisione arbitraria è irrevocabile: i due giocatori sono immediatamente espulsi. Seguiranno giorni di squalifica. Accompagnano Mike fuori dal campo, sotto i fischi del Garden. Scott Bridge, assistant coach, ha una mano sulla sua spalla. «Portateci in palestra» - dice al servizio di sicurezza - «altrimenti questo vi demolisce lo spogliatoio.»
Mike ha bisogno di sfogarsi su un sacco da boxe.
Intanto, la sirena dell’intervallo lungo ferma il punteggio 49 a 43 per Boston. Livingstone pensa ad una tattica diversiva, mentre parla ai ragazzi...
eBook disponibile in tutti gli store digitali (Amazon, Apple Store, LaFeltrinelli, IBS)
Per ordinare il libro in formato cartaceo:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/189246/nba-lultimo-canestro-2/
Nessun commento:
Posta un commento